martedì 21 settembre 2010

Croce di Matra m 1.730 - 21 Settembre 2010

Sono a colloquio con il medico quando mi suona il cell … azz… “Non mi chiama mai nessuno” cerco di giustificarmi vergognandomi come un ladro.
E’ Giuliano … gulp! non lo sento da una vita!
Ciao, scusa, mi puoi richiamare tra mezz’ora?
Di mezz’ore ne passano circa 6 e poi risuona il telefono.
Vieni domani a far funghi con Luigi e Arrio?
Mhhh …. È tanto che non vedo neppure i ragazzi ma a far funghi … è l’unico giorno di questa settimana che posso andare in montagna e sinceramente mi scoccia un po’.
Non so, ci devo pensare. Ti faccio sapere.
Medito. Mi sembra strano che Giuliano se ne stia li a guardare gli altri mentre cercano funghi e allora faccio la proposta: se si riesce a fare qualcosa in montagna mi aggrego volentieri.
Ed in effetti, come pensavo, si può salire al Monte Matra, circa 1000 m di dislivello.
Va bene, accetto la compagnia e mi faccio trovare alle 7 a Bione.

Prologo.
Suona la sveglia, mi alzo e mi preparo. Isi (il micio) è un po’ sulle sue, non gli piace molto la pappa in questi giorni e domani dobbiamo andare dal veterinario per cui aspetto a fare dei cambiamenti. Esce sul balcone come fa tutte le mattine.
Sono pronta. Cerco il gatto, come faccio tutte le mattine. Non lo trovo. Lo cerco ancora. Non c’è. Vado sul balcone. Niente. Scendo e apro la porta: chissà mai che, essendo al primo piano, sia sceso dal balcone (non lo faccio uscire in questi giorni perché secondo me le ha prese l’altro giorno da un suo simile ed è tornato con un occhio pesto).
Niente da fare. Non posso più aspettare, devo andare. Chiudo la casa non senza aver ricercato ancora in ogni angolo e, sconsolata, scendo Lecco. Non è abituato a stare fuori.
Arrivo a Bione con il muso e senza nemmeno dire “ciao” metto a conoscenza la truppa che mi è scappato il gatto.
Ovviamente loro mi consolano, fanno cosi i gatti (il mio no) stanno fuori spesso (il mio no) vedrai che torna (il mio … lo spero …)
Poi le chiacchiere, il bel tempo e la gita in montagna prendono il sopravvento; non posso fare altro al momento per Isi e allora cerco di godermi la giornata.

Per salire al punto di partenza occorre fare un biglietto di ben 8 € per avere la chiave che apre la stanga. Dopo la pausa caffè saliamo fino al termine della strada. Ci prepariamo e tutti insieme iniziamo la passeggiata. Il programma è di stare con i fungaioli fino a dove se la sentono di salire, poi Giuliano ed io saliamo il Monte Matra e torniamo all’ovile (più o meno di corsa … ovviamente).
E cosi facciamo. Il posto è davvero incantevole. Ci sono parecchie baite completamente ristrutturate, bellissime e ancora abitate, nel senso che i villeggianti non sono ancora scesi a valle ma si godono lo scampolo di estate.
Saliamo insieme per circa 300 m di dislivello. Il sentiero, non facile da trovare all’inizio, è però segnalatissimo e perciò non mi risparmio a prendere in giro Giuliano sul fatto che la volta precedente che è stato qui si era perso.
Incontriamo dei “locals” che ci avvisano: ci sono pochi funghi! E ci regala un piccolo porcino, unico funghetto che ha trovato. Luigi e Arrio non si scoraggiano; il primo è un ottimo conoscitore di funghi, il secondo appassionato di fotografia, avranno di certo il loro bel daffare comunque.
Passati i 300 m i due “ragazzi” decidono che per loro la salita è sufficiente e iniziano il ritorno.
Giuliano ed io proseguiamo … e sbagliamo sentiero :)
Ci tocca tornare indietro dove ri-incontriamo i nostri 2 soci e prendiamo quello giusto.
Perderemo ancora il sentiero un paio di volte. E’ davvero poco segnalato :(
Ma non solo. E’ RIPIDISSIMO! A volte mi devo attaccare ai rododendri per riuscire a salire.
Arriviamo alla croce e siamo però ripagati da uno splendido panorama … davvero favoloso!
La cima in se ha poco significato per questo abbiamo deciso di relazionare solo la croce.
Chi volesse essere abbastanza pazzo, può proseguire per il Pizzo di Prata, sentiero impervio, a volte neppure tracciato, in ambiente davvero severo: “sapevatelo”!
Scendiamo veloci, per quanto veloce può essere il mio passo e arriviamo puntualissimi all’appuntamento, ma dei soci nemmeno l’ombra.
Passato un quarto d’ora li chiamiamo al cellulare. Rispondono ma non capiamo nulla.
Dopo un po’ chiamiamo ancora: siamo alla stanga!
Bene, arriviamo.
Arriviamo alla stanga e non ci sono.
RI-telefoniamo: ma no! Siamo alla stanga sotto! Abbiamo iniziato a scendere a piedi!
Ah … potevate però avvisare!
Abbiamo lasciato un biglietto sulla macchina!
Azz … il mio socio si è avvicinato alla macchina appena arrivati ma non abbastanza da vedere il biglietto … avevamo cosi da aspettare!
Li abbiamo poi raggiunti che erano praticamente già alla stanca.
Solito gelato.
Rientro.

Ora sono tornata in pensiero per Isi.
Arrivo a casa. Salgo le scale: non è sulla porta.
Sgrunt.
Apro la porta: non mi viene incontro
Sgrunt.
Stavolta l’ho proprio perso. Inizio a pensare che prendo i croccantini ed esco a cercarlo. Vado in sala ad appoggiare lo zaino …
Il fetente arriva stiracchiandosi … MA DOVE DIAVOLO TI ERI CACCIATO? gli urlo prendendolo in braccio e stritolandolo di coccole … lui era in casa tranquillo … quando un gatto non si vuole far trovare non c’è verso, non lo trovi!


Quota partenza: m 990
Quota cima: m 1.730
Dislivello secondo Gipsy: m 740
Tempo totale di marcia comprensiva di soste e foto: non valutabile
Km percorsi: 6.1 km




Nessun commento:

Posta un commento