domenica 7 novembre 2010

Monte Croce di Muggio - m 1.799 – 5 Novembre 2010


Stamattina mi sono alzata di malumore ma volevo andare a camminare ad ogni costo. Avevo un paio di mete in mente ma non mi convinceva nessuna.
Ho la "pessima" abitudine di aprire il PC la mattina appena alzata e vedo su Hikr la relazione di Siso ... cavolo! Ha tutte le caratteristiche che sto cercando! Una cima, vicina a casa, non di troppo impegno, ottimi colori autunnali e panorami.
Detto fatto, mi scarico la descrizione, la traccia GPS (chesonoingirodasolaesisamai!) e con molta calma parto. Rispetto a una delle idee iniziali sono molto in anticipo ma meglio cosi che stasera ho pure un impegno.
Cerco un bar dove bere un caffè ma non ce n’è nessuno che mi ispira e seguo quindi il TomTom fino a destinazione, e cioè il paese di Mornico. Dentro il paese è vietato andare con la macchina e appena si varca la soglia si capisce il perché. È molto bello, antico ma con la maggior parte delle case ristrutturate.
No, non voglio fare un report, per quello vi rimando a quello di Siso che è completo e con cui mi sono trovata bene a salire. Solo, come al solito, raccontare le mie avventure.
Lascerò perdere la mia paura di perdermi, avevo il GPS con tanto di traccia, la cartina e la relazione, ed effettivamente, appena uscita dal paese, mi sono resa conto che li perdersi è davvero impossibile.
I colori sono magici. Non uso altre parole. Ho finalmente di nuovo in mano la mia macchinetta fotografica che è appena tornata dal Nepal (e con lei il mio amico che spero metterà presto qui le sue impressioni; ha fatto delle foto davvero notevoli … ) e cosi non mi risparmio.
Solo alcune precisazioni:
I cagnetti dal balcone di Tedoldo che abbaiavano furiosamente, stamattina erano 3 e c’era pure la padrona che non la smetteva più di scusarsi per il baccano :)
Arrivata in vista dell’Alpe Chiaro, io ho tirato su dritto, volevo fare quella cimetta e poi, per cresta, andare alla meta; salendo ho trovato un paio di volte dei bei sentieri che però, dopo poco, non andavano dove volevo io per cui tornavo fuori sentiero.
Le capre le ho trovate poco prima della cima e mi hanno lasciato mangiucchiare in pace. Poi sono arrivate tutte insieme a chiedere l’obolo :)
Sono scesa guardandomi i parapendii e poi all’Alpe Giumello. All’inizio non volevo andare, ma poi era troppo presto pure per tornare a casa. Io mi sono mangiata un bel bicchierozzo di yogurt con frutti di bosco. Il sapore di questa “merenda” me lo sono portato fino a casa :)
Scendendo, poco prima della prima cappelletta incontrata in salita, ci sono dei castagni molto, ma molto belli a vedere le castagne, pardon, i marroni che producono! Non ne ho prese molte, ma mi sono fermata parecchie volte durante la discesa, il ginocchio ha iniziato a dare i numeri :(
È stata una giornata davvero piacevole.
Mi si è stretto il cuore quando ho visto il “mio” Monte Rosa, quest’anno rimasto nel cassetto per quel che mi riguarda.
E poi il Legnone.
In questo periodo, l’anno scorso, l’ho salito con Rino e Giuliano … un pensiero corre, come sempre, a Rino, che non c’è più … Mi piacerebbe tornarci in questi giorni, per me è un modo per ricordarlo, un modo tutto mio …
Il panorama a 360° era davvero bello. Cielo blu, cime bianche, i rossi e gli arancioni dell’autunno … mi ha solo un po’ deluso l’Alpe Giumello che vista dall’alto è davvero bruttina; quando poi passeggi tra le case la cosa cambia.
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è il mettere il nome di chi ci abita: casa della maestra, l’osteria, etc (vedi foto e relazione di Siso) Simpatica usanza che adotterò pure io appena avrò la mia cassetta.


Quota partenza: m 975
Quota arrivo: m 1.799
Dislivello secondo Gipsy: m 870
Tempo totale di marcia comprensiva di raccolta castagne: 6 h 20 m.
Km percorsi: 10,6 km




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