lunedì 27 dicembre 2010

Cima Grem – m 2.049 – 27 Dicembre 2010

Voglia di muoversi. La meteo si rimette al bello per lunedì ma le condizioni della neve non sono per niente buone, il rischio valanghe è piuttosto alto … dove andare? Propongo a Luca la Cima Grem che lui ha già salito ma in condizioni estive e nebbiose.
Accetta. La cima è facile, versante sud (quindi assolato!) e sicura.
Il viaggio si perde in chiacchiere, come al solito, e rischiamo di perdere più volte la strada (storia già sentita … )
Passiamo da Zambla attraversando una valle davvero suggestiva. La neve caduta il giorno prima è ancorata saldamente su rocce e alberi: paesaggio davvero incantato che ci lascia a bocca aperta.
A Zambla ho l’impressione che la pista di fondo sia stata riaperta dopo la chiusura forzata dei giorni scorsi causa pioggia.
Si potrebbe salire da qui ma non siamo convinti (oltretutto il dislivello sarebbe minore e io ho bisogno di allenarmi!) e allora scendiamo a Oneta, sperando sempre che il leggero strato di neve sulla strada non ci intralci il percorso.
Arriviamo al parcheggio. Luca è già salito su questa cimetta, io ho letto delle relazioni che partono da qui per cui sono tranquilla.
Solo che vedo 2 sci-alpinisti che si stanno preparando ma non nella direzione che indica il cartello.
Luca mi tranquillizza: io sono salito da li.
Bene, ci prepariamo e partiamo.
Gli sci-alpinisti devono essere alle prime armi perché sono ancora li (e non li vedremo più) per cui iniziamo a salire seguendo le tracce fresche che vediamo.
Sono perplessa. Luca mi ha indicato la cima ed è dall’altra parte della valle.
Saliamo.
Ci raggiunge presto, appena fuori dal boschetto, uno sci-alpinista con una cagnetta bellissima.
Ci dice che siamo sulla strada giusta e che lui arriverà solo alla baita.
Si accoda. Penny, la cagnetta, invece guadagna la pool-position e non la abbandonerà mai.
E’ fantastica, la cagnetta dei miei sogni. Le faccio la corte, la coccolo, cerco di lavorarmi anche il padrone ma niente da fare, non me la lascia :(
Ora vedo l’anticima e il signore mi indica la “vera” cima, o meglio, mi indica dove è la vera cima che è nascosta dall’anticima.
Grrrrrrrrrrrrr LUCA!!! Hai toppato la cima! O almeno cosi ho capito io, perché la cima è da questa parte della valle.
Rincuorata, anche perché il signore mi dice che i suoi amici sono in cima e staranno già scendendo, proseguiamo fino alla baita, dove ci fermiamo a mangiare e bere qualcosa.
Ci raggiungono gli amici che però sono saliti solo sull’anticima … azz …
Salutiamo a malincuore la mia cagnetta e i signori e riprendiamo. Ora il percorso si fa ripido. Luca chiacchiera come se niente fosse ma io non ce la fo’. Ansimo e ho la lingua sotto gli scarponi ma devo salire.
Sbuca la cima. Cosi mi dice Luca. Quando la vedo ho un attimo di sconforto. Io fin la non ci arrivo mica. E poi … quel canale di salita … no, non so mica se me la sento di farlo … ma non doveva essere una MS?
Demoralizzata medito. Anche Luca è perplesso. Immaginiamo che ci sia un falsopiano per raggiungere il canale …
Scolliniamo.
Vedo la cresta.
Vedo la croce
LUCAAAAAAAAAAAAAAAAA !!!! Quello è l’Arera!!!!
Scoppiamo a ridere. La nostra cimetta è li alla fine della cresta che ci aspetta buona buona.
Per fortuna hanno tracciato fino in cima. La cresta a una cornice che, anche se piccola, è davvero poco invitante.
Arriviamo. In 3 ore esatte. Cavolo! Pensavo di averci messo di più! Certo non sono speedy Gonzales ma posso considerarmi soddisfatta della performance.
Foto. Non fa per niente freddo qui in cima. Beviamo e mangiamo qualcosa mentre vediamo un solitario lungo la cresta. Aspettiamo che arrivi cosi ci facciamo fare la foto di vetta.
C’è davvero poca gente in giro nonostante la giornata meravigliosa.
Il solitario arriva, lo guardo.
Ma …. È …. ALBERTO !!!
Com’è piccolo il mondo :)
4 chiacchiere, foto (purtroppo non arriva nessun altro a farci una foto e l’autoscatto qui verrebbe proprio da cani) e poi iniziamo insieme la discesa. Lui è arrivato da un altro sentiero e alla fine della cresta le nostre strade si dividono.
Tornati alla cascina ci fermiamo a goderci ancora un po’ questa splendida giornata. Peccato che il sole si sia velato ma il freddo è più che sopportabile.
Chiacchiere e 1000 programmi per il futuro: ne andasse in porto anche solo un quarto ne sarei felicissima!
Scendiamo.
Come al solito, chiacchierando stiamo scendendo verso Zambla e non verso la macchina.
Secondo me, prima o poi ci perdiamo!
Gli sci-muniti, scendendo, hanno fatto un gran casotto con le tracce (grrrrrrrr!!!) e ora la neve è poca. Io scendo piano, gli scarponi iniziamo a farmi male (la soglia del dolore è sugli 800 m, oltre li sento purtroppo!) e la discesa sembra davvero infinita.
Arrivati all’asfalto ci aspetta una splendida sorpresa: un agrifoglio pieno di bacche rosse e splendido! Una pianta cosi bella davvero non l’avevo mai vista!
Rientro.
Rientriamo dalla Val Seriana che è più veloce. .. hi hi hi … abbiamo trovato una bella coda!
Alla fine però aveva ragione, anche con la coda ci abbiamo impiegato qualche minuto in meno che al mattino.
Casa, birra, Isi …
Alla prossima Luca!


Quota partenza: m 923
Quota arrivo: m 2.049
Dislivello secondo Gipsy: m 1.150 circa
Tempo totale, comprese le soste: 6 h
Km percorsi: 9,4

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