mercoledì 19 gennaio 2011

2 “passi” in Val Tartano – 15 Gennaio 2011


Ore 5:30 … puntualissimo …
 
Driiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnnn
 
Driiiiiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnnnnn?!?!?!?
 
DRIIIIIIIIIIIINNNNNNNNNNNNN???????????????????
 
Ca@@o … non è suonata la sveglia! Penso mentre rotolo giù dal letto.
Ca@@o … non è suonata la sveglia! Penso mentre apro il cancello.
Ca@@o … non è suonata la sveglia! Penso mentre cerco di accendere la luce.
Ma perchè non ci vedo?
Ca@@o … non è suonata la sveglia! Penso mentre torno in camera a prendere gli occhiali.
Ca@@o … non è suonata la sveglia! Penso mentre metto la vestaglia per accogliere un Luca che ha già capito: non ti sei svegliata!
:(
“Tranquilla, c'è un bel vento, forse è meglio se cambiamo meta ...”
 
Prologo.
Propostona per domenica, bocciata a causa di una nuvoletta e del vento.
Gita di ripiego assolutamente di grande pregio. Chiedo lumi al mio mentore: io non la farei :(
Parte un altro consiglio … ma sono 1550 m di dislivello. Lo dico a Luca cosi, tanto per dire, e lui indovinate che mi risponde?
Ovvio: va bene.
Medito. E' tremendamente lunga … ma anche a me alletta molto fare un bel dislivello per cui non recrimino e anticipo solo un pochino la partenza: ore 5:30 a casa mia.
 
Cambiamo meta. Forse è meglio. Ero talmente agitata che stanotte ho dormito poco e nonostante tutto sono riuscita a non capire che era tardi.
Luca è gentilissimo e non se la prende. Mi propone la Val Tartano e la Cima di Lemma. Sulla cima sono scettica per il traverso. Accendo il PC e guardiamo. Va bene. A questo punto va bene tutto … sono in ritardissimo :(
Preparo il caffè e mentre sale mi cambio. Lo beviamo e poi via, non faccio colazione, non rifaccio il letto, sistemo solo Isi perché lui non ha colpa della mie inettitudine.
Arriviamo a Tartano e proseguiamo sulla strada. Riconosco il parcheggio e la strada inizia ad essere bruttina. Non c'è una macchina (è troppo presto!) e decidiamo di non proseguire parcheggiando qui. Nel frattempo arrivano altre 2 auto con 4 ciaspolatori totali. Perchè 2 macchine? Perché volevano fare un anello ma hanno desistito. Ci chiedono se vogliamo salire con loro ma io declino: sono lenta e non vi voglio legare.
Partiamo. Arrivano altre macchine che con le gomme da neve salgono ancora un po', ma non più di tanto. La strada è lunga ma chiacchierando non ce ne accorgiamo … al mattino.
Non fa freddo per niente ed è questa la cosa che maggiormente mi preoccupa.
Sono alle prime gite che organizzo senza il supporto dei superesperti e sono piuttosto agitata. Il fatto di aver trovato qualcuno mi ha tranquillizzato e con Luca siamo daccordo che vediamo in loco le condizioni prima di andarci a mettere nei casini.
Chiacchierando toppiamo il bivio che dalla strada sale nel bosco. Me ne rendo conto subito visto che le tracce di ciaspole non ci sono più per cui torniamo sui nostri passi per la retta via.
I signori sono sempre dietro, forse non erano poi cosi più veloci di me :) Qualche sci alpinista ma neanche poi una gran folla. La giornata è meravigliosa anche se la valle non è ancora baciata dal sole.
Le cime sono molto ventate, immagino al colle e mi viene un brivido … ma intanto fa caldo e mi spoglio.
Non sappiamo ancora quale sarà la nostra meta, i signori vanno ai laghi di Porcile, io vorrei salire al Passo Tartano, Luca alla Cima di Lemma :)
Incontriamo uno sci alpinista che sta ripellando e ci dice, molto convinto, che la cima oggi non è assolutamente in condizioni. Poi parla del Passo di Lemma quando io continuo a chiedere del Passo di Tartano … vabbe', non ci capiamo, ma non fa nulla, seguiamo le tracce.
Ci fermiamo per una piccola sosta ad una casetta e qui assisto alla solita scena di maleducazione: sbuccio il mandarino e dove vanno le bucce? A tenere compagnia ad altre bucce e cartacce sparse nella neve :( Si, è tutto biodegradabile, ma allora perchè non fate lo stesso nel giardino di casa vostra?
Sono amareggiata. Rimettiamo lo zaino e ci allontaniamo da questi personaggi, che sono poi i ciaspolatori conosciuti al parcheggio. Da qui in poi non li considererò più, meglio evitare una discussione, oggi non ho voglia.
Ricordo, dalla mia visita estiva, che per andare al Passo Porcile si deve stare a sinistra, mentre per il Tartano a destra.
Sono abbastanza convinta di aver tenuto la destra ma al traverso finale non mi tornano i conti. Luca è davanti e quando arrivo mi accoglie con “E' il Passo Porcile!)
Azz … abbiamo cannato passo … :)
Ci meditiamo un po'. Alla fine vediamo che il passo è più alto dell'altro e ci sono un sacco di persone. Alla fine ci decidiamo a chiedere ad altri sci alpinisti che sono li ma neppure loro mi sanno indicare esattamente dove è il Tartano. Io sono propensa per indicarlo dopo quel costone ma non ne sono sicura.
Ovviamente, ci vogliamo andare :)
Per adesso ci sediamo a mangiucchiare qualcosa e a goderci il panorama che da qui è davvero notevole.
Luca mi racconta di un suo giro estivo davvero molto ma molto bello, davvero molto ma molto lungo :) e me lo annoto tra quelli possibili da fare :)
Scendiamo e cerchiamo il bivio mancato, per fortuna non perdiamo troppo terreno e cmq avevo ragione, era proprio dietro quel costone.
Quando arriviamo al Passo di Tartano capisco perchè il ragazzo ci aveva detto cosi convinto che la cima non si faceva. Le valanghe si vedono ad occhio e non c'è una traccia di salita.
Il vento ora è cessato, il sole è caldo e ci fermiamo un bel po' a chiacchierare, mangiare i biscottini e bere la mia tisanina.
Alla fine siamo rimasti gli ultimi lassù e decidiamo a malincuore di iniziare la discesa.
Lunga. Gli scarponi mi fanno male :( non so se sono le ciaspole, ma più probabilmente gli scarponi sono stretti. Devo iniziare a mettere via i soldini per prendere quelli nuovi perchè con questi, ginocchio a parte, non vado in nessun luogo lontano :(
Scendiamo in una neve fantastica, poi il bosco, poi la strada infinita (sono più di 2 km e si sentono tutti!).
Siamo rimasti gli ultimi, non ci sono più macchine parcheggiate. Qui, anche se fa caldo, il ghiaccio non ha mollato e dobbiamo fare davvero tanta attenzione per non scivolare mentre ci cambiamo.
Viaggio verso casa parlando della Costiera dei Cech. E' da tanto che la penso ed ora, con quello che mi ha raccontato Luca, è ora di farci un salto.
Casa. Una birretta veloce. Isi. Bagno … ah … che bello un bagno caldo! Erano anni che non mi concedevo il lusso … Isi miagola … ha fame … è a dieta …
 
 
Quota partenza: m 1.250
Quota arrivo: m 2.290 – m 2-100
Dislivello secondo Gipsy: m 1.150 circa
Tempo totale, comprese le soste: 7 h 20 m
Km percorsi: 13,3 circa

Nessun commento:

Posta un commento