martedì 25 gennaio 2011

Cima di Piazzo - m 2.057 – 25 Gennaio 2011


Dalle stelle alle stalle, potrebbe essere il mio motto da ieri. Facile cadere quando la tua vita è sulla lama di un rasoio, e anche molto affilato.
E cosi, con il morale ancora a terra, stamattina mi alzo. Se sto a casa oggi finisce male per cui tanto vale andare, anche se il mio ginocchio urla: NON FARLO!!!
Va bene, cercherò' di stare attenta.
E una delle uniche 2 cose degne di nota oggi è stata la scivolata sul sentiero ghiacciato in discesa … avevo appena tolto i ramponi … grrrrrrrr !
Cmq, la giornata è stata difficile per ben altri motivi. E' crisi piena e salendo asciugo le lacrime che non vogliono smetterla di scendere.
Odio questo inverno, pieno di ghiaccio e con poca neve. Non mi sento sicura da sola in montagna e visto che saranno molte le gite solitarie mi dovrò “accontentare” di quello che sono in grado di fare da sola. Mi spiace per Andrea che ci andrà di mezzo perché le gitarelle che farò saranno quelle che farebbe lui con me … caro il mio Amico, torneranno le nostre infinite discussioni con me che cerco di convincerti che ce la puoi fare e tu che ti tiri indietro :)
Ma torniamo ad oggi. Ricordo dove si lascia la macchina ma per precauzione vado prima a vedere poi, con un paio di giri “turistici” riesco ad imbroccare la strada giusta per parcheggiare e bere un ottimo caffè.
Torno al mio parcheggio. Il termometro è fermo fisso su -5° ma non sento il freddo.
Parto con il morale che ormai sappiamo.
Immagino che il giro sia lungo, ho calcolato circa 1.200 m di dislivello e visto che sono lenta considero almeno 4 ore.
Arrivo all'ex rifugio indenne, il ghiaccio inizia poco prima con delle belle lastre che rendono piuttosto difficoltosa la scelta del percorso.
Piccola sosta e poi riprendo. So che da qui, a sinistra, c'è il sentiero che porta proprio sotto il Cazzaniga. Non l'ho mai fatto ma oggi mi verrebbe proprio comodo. Arrivo al cartello. Cribbio, il sentiero dovrebbe essere qui intorno.
Non lo vedo.
Torno sui miei passi ed eccolo li, ero proprio distratta e non l'avevo visto.
Da qui è tutto nuovo. Trovo il percorso ben tracciato e molto piacevole. Sono ancora senza ramponi e se riesco vorrei arrivarci anche in cima.
Sbuco sulla interpoderale e mi si apre il cuore :) E' bellissimo! Davvero un pianoro da favola. Quando poi vedo il Cazzaniga lassù, abbarbicato sulla roccia … rimango a bocca aperta ed anche il mio morale migliora.
Arrivare al rifugio è un attimo e vedo li la cima.
Nonostante abbia letto la relazione di Turistalpi faccio anch'io la gnorri e prendo la cresta :) dai, è troppo carina! E poi neanche troppo faticosa.
In soldoni, sono in cima in 3 ore e un quarto.
E qui apro una parentesi grande come una casa che probabilmente capirà solo una persona che presumibilmente non leggerà neppure la relazione, abbiate pazienza! Posso allenarmi al dislivello, a camminare per ore e ore … ma più veloce di cosi non lo sarò MAI!
Chiusa la “parente”.
In cima sono sola. Foto di rito, mangiucchio qualcosa e bevo la mia tisanina addolcita con il nostro miele. Arrivano 2 signori, ci salutiamo e la signora mi sorride dolcemente: era un piacere vederla salire sulla cresta!
Sorrido a mia volta: oggi ho proprio bisogno di complimenti.
Le ho chiesto il perché e mi ha risposto che innanzi tutto era un incedere elegante, come solo le donne sanno fare, e poi ero spedita … Si, mi ha fatto proprio piacere. Il marito si è allontanato a fumare una sigaretta mentre noi ci siamo fatte una bella chiacchierata.
Poi sono scesi indicandomi cosi una via di discesa alternativa che ho intrapreso pochi minuti dopo e avendo calzato i ramponi.
Al Cazzaniga altra piccola sosta al sole e poi giù dal sentiero di salita.
Ho meditato se fare altro: salire al Sodadura, scendere dal sentiero della cappelletta ma avevo ancora voglia di vedere quel vallone e soprattutto non volevo affaticare ancora di più il ginocchio (almeno finché non sento l'ortopedico) salendo l'altra cima.
Scendendo tengo i ramponi fino al fiume di ghiaccio e, come ho detto all'inizio, ho subito fatto un bel volo appena li ho tolti :( per cui discesa lenta fino a che non sono stata sicura che non ci fosse più ghiaccio.
Gli ultimi 100 – 150 m di dislivello purtroppo ho sentito le scarpe … era andata molto bene la salita ma forse mi sono dimenticata di stringerli in discesa e gli ultimi metri, quelli su cemento, sono stati proprio una tortura.
E' presto, avevo cosi paura di fare tardi che ora mi trovo con mezza giornata da riempire …
Quota partenza: m 850
Quota arrivo: m 2.057
Dislivello secondo Gipsy: m 1.250 circa
Tempo totale, comprese le soste: 6 h 15 m
Km percorsi: 14 circa

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