sabato 26 febbraio 2011

Monte Barbarossa - m 2.148 / Monte Pizzul - m 2.119 – 26 Febbraio 2011


Vi risparmio l'organizzazione per questa uscita … Luca è stato costretto a viverne una piccola parte, ma Andrea è il mio Amico e anche se è cosi complicato sono felicissima che si è deciso a venire in montagna oggi.
Nonostante tutto … nonostante quello che è successo poi a lui personalmente e che qui non racconterò, sarà lui, se ne avrà voglia, a raccontarlo.
Sta di fatto che lasciamo a lui la scelta e tira fuori questa cimetta bergamasca. Mi informo, vedo che è fattibile, vedo che l'hanno salita anche l'altro giorno per cui, anche con pericolo di valanghe 3, decidiamo di andare. Per male che vada ci fermiamo al colle lasciando stare la cresta.
Le previsioni meteo non sono un gran che, pazienza. Il dislivello non è un gran che, pazienza. La quota non è un gran che, pazienza. La compagnia è però fantastica e questo mi basta per rendere la giornata unica.
Ritrovo a Bione, dove vengo riconosciuta e salutata da uno dei matti che erano a cena al Rifugio Lecco (ricordate quella pazzia poco prima di Natale?) e via che si parte.
Sosta caffè e arriviamo Teveno a cercare il punto di partenza. Giriamo il paese in lungo e in largo con Andrea che ci guida fino al campo di calcio dove c'è un piccolo parcheggio. Ci sono già 4 o 5 auto ma … non facciamo in tempo a scendere dalla macchina che arrivano ancora auto … e poi ancora … e ancora … non ci stanno … devono scendere a parcheggiare altrove. Sono tantissimi! Non ce lo aspettavamo, è sabato, è una cimetta … eppure è molto frequentata.
Partiamo. Fa freddo. La giornata è spettacolare, non c'è una nuvola in cielo … ma non doveva essere brutto?
Chiacchierando saliamo. Andrea ha dei dubbi, per lui quest'anno è la prima ciaspolata e si ferma a guardare la cartina non fidandosi delle tracce. Lo lascio fare, preferisco che sia tranquillo.
Sosta banana e poi siamo fuori dal bosco. Ora la temperatura è più che gradevole, lo sguardo spazia tra monti che stanno entrando nei miei desiderata (Redorta, Coca, Camino, Cimon della Bagozza ...)
Calziamo le ciaspole tra le 2 Malghe e proseguiamo la salita in mezzo agli sci alpinisti. C'è tanta gente per essere sabato. Conosco Andrea e non gli faccio fretta, lo lascio proseguire con il suo passo tranquillizzata dal fatto che c'è sempre in giro qualcuno.
Intanto cerchiamo di capire quale è la nostra cima. Mentre ci avviciniamo capiamo che è quella li sulla sinistra … con una cresta davvero invitante. La maggior parte degli sci alpinisti si ferma al colle ma qualcuno sulla cresta lo si vede. Inizio a pensare che Andrea quella cresta non la farà. Lo aspetto un ultima volta: Andrea, vieni con il tuo passo tranquillo … mi raccomando! Do un'occhiata al telefono, che prende, e con Luca mi avvio al colle.
Arriviamo e guardiamo la cresta: cribbio se è ripida! :)
Sempre più convinta che Andrea non salirebbe da qui inizio a percorrerla con Luca, che mi aspetta, mi aiuta, mi incita. Lasciamo le ciaspole alla base del ripido e saliamo. Davvero ripido, in alcuni punti sfiora i 40° (e da qui il perchè della F) ma la neve tiene che è una meraviglia. Ci vuole poco, nonostante la fatica, a salire in vetta. Vediamo il canale da cui gli sci alpinisti ardimentosi scenderanno dopo aver salito la cresta sci in spalla.
Siamo soli, chiamo Andrea che è sulla cima di fronte a noi. Vuoi salire qui? Chiedo. No. Va bene, allora aspettaci che ti raggiungiamo.
Ci godiamo per pochi minuti la cima, facciamo un po' di foto e poi scendiamo. La neve è spettacolare e si scende bene, anche se io non sono velocissima.
Arriviamo al colle e saliamo da Andrea. Luca si è offerto di accompagnarlo in cima, lasciando gli zaini al colle.
Ottimo! Penso soddisfatta, e cerco di convincere il mio socio. No, non ne vuole sapere :(
Che vi devo dire … una volta avevamo gli stessi obiettivi, ora si stanno allontanando ma questo non vuol dire che non si possa comunque godere ancora di una bella passeggiata insieme.
Mangiucchiamo qualcosa e ci prepariamo a scendere.
Insistiamo ancora una volta per la vetta e avendo avuto ancora il diniego scendiamo.
La neve è bella, il sole davvero tanto, ma tanto caldo!
Discesa tranquilla, ormai gli sciatori sono quasi tutti andati. Togliamo le ciaspole poco dopo la Malga Bassa. Ora siamo quasi sempre in ombra (per fortuna!) e la neve tiene bene.
Macchina.
Gelato.
Casa.
Lo so, non è una gita incredibile, ma io sono contenta. Sono contenta per la giornata passata in montagna sulla neve, sono contenta per la cresta e la cima, sono contenta per essere stata con Andrea e Luca e sono contenta che finalmente Andrea è tornato in montagna … anche se ho davvero paura che per lui è l'ultima uscita :(
Ci siamo conosciuti grazie alla montagna e la nostra amicizia è cresciuta anche grazie a lei. Ora la manterremo cmq, anche se non ci sarà più la montagna, ma sono davvero dispiaciuta perché di certo non si merita una rinuncia cosi perentoria.
Quota partenza: m 1.134
Quota arrivo: m 2.148
Dislivello secondo Gipsy: m 1.050 circa
Tempo totale, comprese le soste: 6 h 15 m
Km percorsi: 10 circa
Non credere, piccolo uomo, di essere chi sa chi, perché prima che tu nascessi io già c'ero e quando tu non esisterai più io ancora ci sarò (La Montagna)

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