sabato 16 luglio 2011

Monte Torsoleto – m 2.708 - 16 Luglio 2011


Di una cosa ero certa: mai fare una gita con quelli di On-Ice!
Tanto per parafrasare qualcuno: la coerenza non è il mio forte :)
Sono invitata … usti … loro cosi bravi e veloci … che ci faccio io in mezzo a loro?
Decido di accettare la sfida e mi aggrego.
L'indecisione sul percorso è obbligata viste le pessime previsioni meteo. Alla fine decidono di dare fiducia al Grigna e di andare dalle parti dell'Aprica: qui il maltempo arriva dopo!
Il parcheggio di Bione è chiuso fino a metà agosto per cui il ritrovo è al Palataurus.
Subito inizia la caciara che accompagnerà la gita per tutto il giorno (ma dov'è la beata solitudine di boschi e creste?)
Si compattano le macchine e in 2 partiamo alla volta dell'Aprica.
Una sosta caffè degna della compagnia (quindi parecchio casinista) e poi verso la meta.
Non è dove pensavo io. Quando guardo l'altimetro un po' mi spavento: 1700 m di dislivello. Si, lo so che sono capace di farli, ma non alla loro velocità :(
Sono un pochino agitata ma cerco di non pensarci.
C'è una strada luuuuuuuuuuuuuuungaaaaaaaaaaaaaa da percorrere ed il gruppo si sfalda; ci pensa Giotto (G8) a tenerlo unito facendo continuamente avanti/indietro.
All'imbocco del sentiero ci compattiamo. La giornata, iniziata bellissima, si sta rapidamente annuvolando, nuvole di pioggia purtroppo.
La valle è stupenda, piena di acqua, di ruscelli, di cascate, di fiori … peccato davvero non goderla con il sole.
Poco prima di arrivare al Lago Picol (Piccolo ma che in realtà è il più grande delle valli bresciane) inizia a piovere.
Ci copriamo e proseguiamo con un piccolo briefing al lago: arriviamo almeno al bivacco.
Sotto un'acqua a volte torrenziale ma mai davvero brutta giungo al passo; bene, eccomi arrivata, penso. Errore :(
Ora sono stanca, mi hanno fatto fare una sola pausa che non è arrivata nemmeno a sfiorare i 5 minuti, l'albicocca me la sono dovuta mangiare camminando e mezza banana alla sostina sono tutto quello che ho ingurgitato.
La cresta è ventosa, fa freddo, la pioggia va e viene ma continuo imperterrita.
Alla fine non credo di essere arrivata poi tanto dopo del gruppo. Qualcuno che era al bivacco sta scendendo e ci lascia il luogo coperto tutto per noi.
Ora, permettetemi una bella strigliata (simpatica strigliata) agli sci alpinisti che d'inverno ne fanno di ogni in montagna: andare a 2.700 m, anche se luglio e per di più con le previsioni che promettono pioggia, con le scarpette leggere e basse, con i soli pantaloncini corti, un pilettino leggero leggero, senza guanti e magari anche senza niente per la pioggia … beh … :) e più di uno erano in queste condizioni!
Qualcuno, per scaldarsi, si è messo addosso addirittura 2 coperte (non faccio nomi, basta guardare le foto) mentre altri si sono accomodati addirittura sul letto coperte addosso mentre altri preparavano il caffè e la sottoscritta distribuiva la torta che purtroppo si è maciullata nella scatola.
Risate, canzoni, prese per i fondelli animano il bivacco. Qualcuno pensa di andare in cima. Io non favello. Ascolto e aspetto.
No no, col cavolo che salgo.
Ok, andiamo, chi viene?
Ovvio, mi sono aggregata subito. Macchina fotografica e bandierine in tasca (Gipsy però è rimasto al bivacco) salgo con altri 4 arditi più lo splendido 4zampe.
In cima qualcosa non mi torna: ricordo la foto con una croce ma il Grigna insiste: è questa.
Mettiamo le bandierine, foto di vetta e poi, chi ti arriva tutto solo soletto? Kikko! Brontolando come sempre :) Arriva su, non si ferma neanche, gira i tacchi e scende. Non ha neanche voluto fare la foto di vetta con noi … grrrrrrrrrrrrrrr :)
Scendiamo anche noi, ricompattiamo gli zaini, chiudiamo il bivacco e scendiamo da dove siamo saliti rinunciando all'anello che avrebbe allungato di molto la strada.
Ora è tutto tremendamente scivoloso, piove, smette per qualche minuto, poi riprende a piovere e cosi per tutta la discesa.
I guadi che al mattino erano “divertenti” ora sono un pochino complicati al punto che decido (e non sono l'unica) di mettere un paio di volte gli scarponi dentro l'acqua.
Arriviamo cmq indenni e incolumi alla strada e qui ci ricompattiamo.
Si scende per l'infinito sterrato.
Kikko si è ripreso ed ora non lo ferma più nessuno. CorvoNero e Grigna invece non si sono mai risparmiati dallo sparare cazzate e di cantare e anche qui allietano la discesa.
La giornata finisce in un baretto vicino a Sondrio per il panino e la birretta e poi verso casa.
I ringraziamenti:
A Nano, che mi ha invitato, a OrzoBimbo che mi ha scarrozzato, a Grigna che ha scelto la meta, a G8 che mi ha coccolato e a tutti gli altri per la piacevole compagnia.
Partecipanti:
Stefi, Leo, Grigna, CorvoNero, Kikko, Nano, OrzoBimbo, G8, heliS
I numeri:
Circa 4 km di strada sterrata per 400 m di dislivello percorsi in un'ora
Al Bivacco in 3 ore e 43 minuti dalla partenza, vale a dire in 2 ore e 3/4 dal cartello che ne indicava 3 e 45
Dal bivacco circa 500 m ancora per la cima, quindi aggiungere 1 km al percorso e circa 50 m di dislivello.
Discesa: 3 ore totali
Quota partenza: m 1.100
Quota arrivo: m 2.664 Bivacco – 2.708 cima
Dislivello secondo Gipsy + tratto per la cima calcolato: m 1.700 circa
Tempo totale, comprese le soste: 8 h
Km percorsi secondo Gipsy: 21 km
heliSLaLenta

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