martedì 21 luglio 2015

Rifugio Ponti m 2.559 – Bocchetta Roma m 2.890 – 21 Luglio 2015


Le parole di oggi:
Scappare: allontanarsi in fretta, fuggire

Un po' dalla quotidianità ma soprattutto dal caldo e dall'afa che mi sta facendo entrare davvero in crisi.
“Vai a Predarossa!” Certo, come no, e la strada? Con la mia macchina bassa ce la faccio? Sono rimasta alla strada brutta e sterrata di anni fa. Invece, con il fatto che paghi 5 € per il transito la strada è praticamente tutta asfaltata e bene, solo pochi metri di sterrato e poche decine di metri di cemento. La galleria è abbastanza larga da non spaventarmi più di tanto in caso di retromarcia (due macchine non ci passano). Problemi zero direi.
Ci accoglie un Disgrazia che più bello di cosi si muore. E tornano alla mente i ricordi di quella giornata. Alle mie preoccupazioni, alla mia fatica, alle gioie e ai dolori che la montagna ti regala.
Ma soprattutto mi torna la mente alla nostra vita precedente, a Pinuccio e al Giuliano che non c'è più.
Sale il magone.
Partiamo dai, finché è fresco!
Non so se ha fatto apposta ma Kyra fa il suo secondo bagno in un torrente. Non si è scomposta, è stata molto tranquilla ed è uscita senza problemi. Devo però ammettere che non l'ha più fatto per cui forse è solo scivolata, ma scivolando oggi e scivolando domani impara che entrare in acqua può anche essere piacevole. Ora la cerca, si bagna volentieri fino alle ascelle e se l'acqua è bassa ci si sdraia dentro. Diamo tempo al tempo e farà anche il bagno.
Seguo i cartelli per il rifugio e mi trovo a risalire la costa della montagna con un sentiero cosi ripido che le gocce di sudore non cadono sugli occhiali ma direttamente per terra. Mamma mia! Eppure non fa cosi caldo! E' la vicinanza della montagna che fa si che non circoli neppure un filo d'aria.
Finita questa ripida salita si inizia a vedere il rifugio. Ci fermiamo a bere e mangiare una mela, oggi ce la prendiamo con molto comodo, tanto stiamo qui a dormire per cui non abbiamo problemi di tempo.
Arrivate al rifugio noto la fontana (non ho portato tantissima acqua, non volevo appesantirmi lo zaino, ho dietro “solo” un litro e mezzo per me e Kyra) e due signori che binocolano la cresta. Subito mi accolgono con cortesia e fanno un sacco di complimenti a Kyra. Sono il gestore e il ragazzo che lavora li. E cosi chiedo: il cane è più che bene accetto, anche in sala pranzo (da notare che la struttura è simile al Brioschi … ed è anche del CAI Milano). Per il pernottamento hanno una stanza piccola che possono dedicare e se già occupata, c'è sempre il locale invernale che a dirla tutta, preferirei alle stanze normali visto che è stato ristrutturato di recente e i letti sono più comodi.
Entro, vorrei un pezzo di cioccolato ma mi faccio ingolosire dalla torta. Buonissima e abbondante, ma 4,5 € mi sembrano davvero tanti.
Riprendiamo il cammino anche se stanno arrivando delle nuvole poco invitanti. Ma vanno e vengono, come spesso accade in montagna. Il rifugista mi dice che al massimo in un'ora sono alla bocchetta e mi fido.
Ricordavo i percorsi fatti nel sentiero Roma … ma quanto sono scomodi! Se segui ben bene i segni hai il percorso agevolato, cmq è tutto su massoni.
Sento parlare, guardo in alto, sono i ragazzi che stanno facendo la cresta e che binocolavano i rifugisti. Foto con zoom e via ancora verso la bocchetta. Incontro solo due personaggi solitari e una coppia con cane.
Attraversiamo due nevaietti per la gioia di Kyra e finalmente arriviamo alla bocchetta.
Di la non si vede molto. No Kyra, non ci andiamo di la, torniamo indietro! Quando vede una catena non capisce più niente!!!
Le nuvole hanno coperto il Disgrazia e vanno e vengono anche alla mia quota ma il mio percorso rimane sempre ben visibile. Effettivamente qui con la nebbia se non sei in due è un bel casotto … meno male che ho il GPS e nel caso non mi rimane che seguirlo passo passo.
Mangiamo, in modo un po' rocambolesco visto che non c'è una roccia piatta.
Tentativo di autoscatto, Kyra stavolta si rifiuta, come darle torto?
Iniziamo la discesa. Con calma, la caviglia duole ancora un po' e con questi massi non si scherza, un attimo farsi di nuovo male. Un paio di passaggi sono ostici per la mia tata, l'aiuto. E' strano, a salire non ha avuto problemi, evidentemente anche per loro la discesa è più complicata della salita.
L'incontro con una coppia ci fa fermare a fare 4 chiacchiere e riposare un po'.
Caffè al rifugio (caruccio anche lui, 2 €) chiacchiere ancora con ragazzo e gestore che mi dicono di non prendere a destra quando è finita la morena (il sentiero di salita non lo faccio più!) ma di stare a sinistra e prendere la vecchia strada dell'Enel.
Va bene, mi indicano come salire la morena e saluto.
Sulla morena scoppia tutta la mia tristezza. Pinuccio che cercava l'arnica, io che continuavo a dirgli che era doronico, Giuliano che brontolava perché ero lenta e la stanchezza e la gioia per quella giornata che non mi lasciavano un attimo.
Ora è solo magone.
Fine della cresta, prendo a sinistra. Rari ometti, poi traccia di sentiero, poi ometti più visibili. Poi guado impossibile. Quante ne ho dette ai ragazzi lassù! E ora? Kyra mi guarda. Attraversiamo a destra e ravaniamo fino ad arrivare a valle, le dico piuttosto indispettita.
La fortuna vuole che appena guadato il torrentello di destra approdiamo sul sentiero.
Meno male, non avevo proprio voglia di ravanare in mezzo ai massi e cespugli.
E' lungo cmq scendere da qui, più comodo ma il dislivello e la lunghezza ci sono.
Trovato un bel masso comodo ci fermiamo, io a fare un pediluvio ghiacciato (la caviglia ringrazia), Kyra a riposare all'ombra.
Ora si inizia a incontrare gente, due ragazzi con un cane bello e buono (Attila … ) che a Kyra però non piace.
Alla macchina mi cambio, e mi incammino verso il sentiero del giorno dopo, tanto per vedere com'è. Mi piace, sarà una bella passeggiata.
Cerco di lavarmi mani e faccia ma anche il sapone 100% oliva non si sciacqua facilmente. Dovrò fare altre prove.
Pappa per entrambe e inizia a gocciolare.
La tenda resta in macchina.
Ma lasciamo parlare Kyra:
https://www.facebook.com/permalink.php?story_fbid=1651401445081491&id=1589584557929847

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.950
Quota arrivo: m 2.890
Dislivello: m 995 circa
Tempo totale: 9 h 12 m compresa di soste
Km percorsi: 12,7 circa, idem come sopra

Nessun commento:

Posta un commento