martedì 11 agosto 2015

Grignone dal Nevaio e Piancaformia – m 2.410 – 11 Agosto 2015


Ieri giornata davvero spettacolare.
Per l'ambiente, per il fresco, per le persone incontrate … una giornata davvero bella bella bella percorrendo uno dei sentieri più belli, secondo me, delle grigne: la via del nevaio.
Ne avrei da raccontare a iosa e verrebbe un racconto lungo non so quanto. Cercherò di abbreviare.
Il primo impatto positivo è stato nel ragazzo che mi è corso dietro … no, non crediate … avevo perso il sacchetto di Kyra e siccome lui corre in montagna ha lasciato morosa e papà per rincorrermi e portarmelo … che vi devo dire … non sapevo più come ringraziarlo non tanto per il valore del sacchetto ma proprio per il gesto … ero davvero commossa e felice!
Poi i 4 che vanno come un treno e scopro che in realtà sono ai primi approcci alla montagna. Simpatici, chiacchieriamo, Claudio il fotografo che si presta al Bogani a farmi qualche ritratto con Kyra. Ci si da appuntamento in vetta.
Poi il silenzio più assoluto. La solitudine rotta all'inizio da qualche fischio di marmotta. Poi solo noi e la montagna. Montagna che si fa via via più aspra, selvaggia … e fresca.
Perdo il sentiero un paio di volte. O meglio, la prima ho un dubbio e inizio a salire. Poi ci ripenso e torno sui miei passi: per male che vada, penso, mi ritrovo allo Zappel e da li riprendo la salita.
Poi mi riperdo ad un altro bivio ma non credo di essere l'unica a perdermi qui. Riprendo la retta via con una salita mozzafiato.
Kyra ha avuto un unico problema dove un saltino che doveva fare aveva sotto del vuoto. Voleva a tutti i costi trovare una alternativa ma avevo già visto che l'unico modo di passare era li per cui, con un piccolo aiutino, l'ho fatta passare.
Al primo nevaio Kyra non si lascia scappare l'opportunità di rinfrescarsi. Io riesco a stare fuori dalla neve fin quasi alla fine. Ma poi mi tocca salirci. Le mie scarpe basse non tengono molto e chi mi conosce sa che non amo la neve estiva per cui, con molta riluttanza (e senza bastoncini) salgo. Con calma, mi rendo conto che alla fine la neve tiene abbastanza anche se è dura. Le dune che si sono create fanno da gradini e proseguo tranquilla. Verso la fine vedo tre ragazzi che stanno scendendo, la prima presenza umana da quando sono entrata nel vallone. Le solite 4 chiacchiere e poi vado.
Arriva il secondo nevaio. Mannaggia, mi tocca salirci. Con ancora più riluttanza di prima salgo. Le esperienze delle volte precedenti sulla via del nevaio mi hanno insegnato che non è conveniente andare a cercare di ravanare fuori dalla neve.
Cerco di capire dove andare, mi sembra di vedere la traccia li a sinistra e mi dirigo in quella direzione. Purtroppo canno paurosamente, la traccia è tutta a destra. Ora mi tocca un traverso su un ghiaione infame. Kyra fatica anche lei ma alla fine riusciamo ad attraversare e mi accorgo che c'è qualcuno sul nevaio. Lo apostroferò una volta arrivata in cresta: non potevi arrivare 10 minuti prima che mi facevi evitare il traverso? Ovviamente ridendo, dopo 4 chiacchiere lo lascerò andare per la sua strada, o meglio, alla sua velocità.
Ma non siamo ancora fuori, ora inizia a esserci vegetazione, il sentiero inizia a essere un vero sentiero dove si riesce a stare in piedi.
Arriviamo in cresta, dopo le 4 chiacchiere con il ragazzo del nevaio mi appresto all'ultima fatica; questo pezzo è sempre il più penoso perché sai che sei arrivata ma c'è ancora quell'ultima salita che ti stronca.
In vetta non c'è folla ma ho la piacevole sorpresa di ritrovare i 4 ragazzi che (almeno loro dicono) mi stavano aspettando. Mi fermo li, vicino alla croce per il meritato riposo mentre Kyra fa la sua solita questua riuscendo a raggranellare qualcosa (quando mai impareranno che ai cani non si deve dare nulla e se proprio vuoi farlo devi chiedere prima al padrone?).
Ma qui accade una cosa che mi ha stupito, meravigliato, sorpreso …. e che mi ha fatto un enorme piacere! Il ragazzo che mi è corso dietro per riportarmi la borsina di Kyra viene a sedersi li con noi a chiacchierare in attesa che il pranzo venga pronto. E cosi ci racconta che corre, da poco, grazie alla morosa che l'ha introdotto nell'ambiente alpino. Lo chiamano per il pranzo ma …. dopo ci raggiungono tutti e 3 … non avete idea di come sia stata contenta!!! Sono venuti proprio per noi! Magari anche solo per Kyra ma erano li per chiacchierare con me!!!
Poi incontro altre due persone che avevo visto alla partenza, e anche loro li a chiacchierare con noi.
I ragazzi dell'oratorio arrivati su alla spicciolata (a uno ho pure offerto un piccolo pronto soccorso per un taglio alla mano) quando passano salutano e scherzano con Kyra.
Insomma, eravamo a casa, con la gente che passava a trovarci e a fare 4 chiacchiere.
Ma mi sono fermata troppo, è ora di scendere. Claudio vorrebbe fare la Piancaformia con me ma gli altri 3 colleghi non hanno espresso lo stesso desiderio. Decidiamo però di scendere insieme il primo tratto, poi vedranno.
Salutati tutti, scendiamo. Non mi lascio scappare altre chiacchiere con chi ancora sta salendo e arrivo al bivio. Il quartetto l'ha già superato. Grido un saluto. Si fermano, devono decidere cosa fare. Alla fine vengono con me.
Tutto bene, i piccoli passi di roccia vengono superati senza intoppi fino a che, chiacchierando troppo, perdo il sentiero principale. Non mi accorgo neanche, fino a che non mi trovo di fronte ad una parete facile facile … per me, ma non tanto per chi con la roccia non ha un buon rapporto. Provo a scendere dal canalino ma no, non è cosa. Non c'è altro da fare che salire.
La discesa è stata ostica anche per Kyra, non sapeva dove andare. Per fortuna non entra in panico e mi segue tranquilla anche quando la sollevo per farle passare un punto che per lei è impossibile. E qui ri-incontriamo la coppia della cima :)
Poi scendono alcuni dei ragazzi dell'oratorio, uno in particolare che Kyra aveva preso di mira ora, per fortuna, passa senza che la tata muova un pelo.
Arrivati alla cappelletta degli alpini una bella sosta, e qui finisco l'acqua. Una mezz'oretta e dovremmo essere alla macchina. 2 litri di acqua + 600 per Kyra. Per la mia tata sono bastati, ma ha bevuto anche in salita in qualche abbeveratoio, io sono arrivata al pelo.
Alla macchina facciamo una foto ricordo, scambio indirizzo con Claudio per scambiarci le foto e poi a casa.
Mentre scendo continuo a pensare: ma che bella … bella … ma davvero bella giornata!

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.409
Quota arrivo: m 2.410
Dislivello: m 1.190 circa
Tempo totale: 8 h 30 m compresa di soste
Km percorsi: 12,2 circa

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