mercoledì 20 gennaio 2016

Monti di Carate m 782 – Rif.Murelli m 1190 - Monti di Urio m 720 20/1/15


Prologo
Qualcuno (perdona … la mia memoria …. ) mi ha parlato dei Monti di Carate e mi ha incuriosito.
Visto che di neve non ce n'è e che la passeggiata è a sud questo potrebbe essere un buon periodo. Guardo la relazione, la cartina e scopro che più si c'è un rifugio. Di relazioni ce ne sono davvero poche, eppure siamo sull'alta via dei monti lariani!
La sera prima prendo in mano il tutto per decidere la strada in macchina e farmi una idea precisa del percorso. Oh cavolo … è la macchina dove la parcheggio? Le due relazioni che trovo sono in contraddizione. Decido di seguire quella di Diska che è sempre molto preciso.
Piccola nota di folklore: nel cercare l'itinerario (Diska ha TUTTI gli itinerari che portano al rifugio segnati nel suo sito!) ne trovo uno dove il parcheggio è facilissimo! Ottimo, penso. Parte da Urio. Dovete sapere che Carate Urio è l'unione di due paesi, come spesso accade ai comuni con due nomi e anche se sono vicinissimi rimangono due entità separate, almeno sulla cartina.
Decido quindi di salire da li ma …. mi rendo conto che le due relazioni sono diverse. Non capisco. Leggo bene i passaggi e si, sono proprio diverse. Fino a che non mi viene la folgorazione: vuoi vedere che c'è Monti di Carate e Monti di Urio?
Meno male che ho avuto questa brillante intuizione, per carità, niente di male se salivo ai Monti di Urio ma io volevo proprio i Monti di Carate!
Cmq, alla fine non so ancora dove diavolo andare a parcheggiare.
Parto. Arrivati a Cernobbio il navigatore inizia a diventare indispensabile. La relazione dice di salire su una strada dopo la via Santa Marta per cui ho segnato sul navigatore: Carate Urio, Via Santa Marta.
Passa la prima galleria, quella lunga. Bene.
Passano anche le altre gallerie. Bene.
Passa anche il cartello che indica il centro di Carate Urio. Non bene.
Continuo lo stesso. Arrivo a Laglio e il navigatore mi fa salire da una strada che è a fondo cieco. Ok, c'è qualcosa che non va. Torno indietro. Mentre giro mi rendo conto che il caro navigatore ora mi mostra l'arrivo più avanti, vale a dire che l'ho già superato.
Accidenti … io che non ho per niente senso dell'orientamento ora sono in braghe di tela.
Ad un certo punto vedo una mulattiera con un cartello di quelli che indicano le passeggiate. Li c'è proprio un bel parcheggio. Che bello! penso … scendo e vado a vedere il cartello: Monti di Urio.
Ma come … ma no!!! Uffa. Risalgo in macchina, metto via il navigatore e decido di andare al centro di Carate Urio. La relazione di Diska mi dice come imboccare la mulattiera a piedi, in qualche modo troverò parcheggio.
Toppo la prima uscita e mi ritrovo a girare che sono quasi a Cernobbio. Finalmente scendo sulla vecchia Statale Regina. Ma in che paese sono? Occavolo … senza superare i limiti di velocità (con disappunto di chi mi sta dietro che mi supera appena può) cerco di capire. Finalmente trovo il cartello di inizio di Carate Urio. Mi ricordo dalla relazione che devo arrivare ad una chiesa, e intanto ho bisogno di un bagno e voglia di fare colazione. Ecco la chiesa. Dovrei fermarmi per leggere la relazione … ma ecco un bar e incredibilmente ha anche un posto libero per la macchina li davanti!
Prima di scendere leggo la relazione. Sono giusta. Devo solo trovare un parcheggio e poi cercare il numero 87 di quella via e seguire le indicazioni.
La signora che mi serve al bar è simpatica e allora le chiedo: per andare ai Monti di Carate? “A non so, chieda agli uomini”. Sono 3 signori seduti al tavolino che ora fanno a gara per spiegarmi: “è semplice, basta andare su” mi dice uno ridendo. E' simpatico, rido anch'io e gli spiego che il problema è la macchina.
Guarda, non puoi sbagliare (e quando iniziano cosi a me vengono i sudori freddi) prendi questa strada che sale, fai uno, due, tre e quattro tornanti … cmq prima di arrivare su allo stradone dove c'è il bivio per Como. Ecco, a quell'ultimo tornante c'è un parcheggio. Ci sono delle scale che scendono e poi una galleria. Passata la galleria, sopra c'è lo stradone, non puoi più sbagliare.
Intanto sono arrivati avventori che fanno un sacco di coccole a Kyra.
Bene, sospiro, vado in bagno e poi riparto.
Incredibile, ma le spiegazioni che ho capito erano giuste!
Parcheggio, metto gli scarponi, scendo le scale, poco dopo la galleria e li, ad aspettarmi, il cartello che indica la mia meta.
La giornata è salva, la gita può iniziare.

La gita
La mulattiera è davvero ripida. Nel primo tratto ci sono case con tanto di box: ma come diavolo fanno le macchine a entrare e uscire con cosi poco spazio? E' vero che il box sono tutti molto grandi ma io la retromarcia qui non la farei mai! Si vede che in qualche modo ce la fanno a girare … sono i pensieri di questo pezzo di salita che è davvero ripido. Kyra al guinzaglio tira di qui e di la ma non me la sento ancora di lasciarla libera. Sarà il ripido o il sole che inizia a fare capolino ma io inizio a sudare … e ho lasciato a casa il mio asciugamanino, mannaggia!
Appena finiscono le case libero la tata e mi spoglio.
Dicono che quassù potrebbero passare quei trattorini 4x4 piccoli … beh, ne troverò uno in salita e ben due in discesa!
E' molto antropizzata questa mulattiera, piena di muretti e di ruderi. Alcuni cartelli indicano dei lavori fatti da volontari (che ringrazio, ovviamente) e fanno capire quanto ci si tenga a mantenere tutto in ordine e pulito. In effetti non c'è una carta in giro e la mulattiera è pulitissima.
Si passa in diverse frazioni, ognuna con il suo bel cartello; le case, ristrutturate e molto belle, fanno pensare che qui almeno d'estate la gente ci salga.
Ho visto un cartello che indicava il sentiero per i Monti di Urio (lo vedo di la dalla valle) e una piccola idea si fa strada nella mia testolina.
Ne vedo un altro più avanti che parla di sentiero impegnativo. Impegnativo? E perché? Roccette? Scivoloso? Ghiaccio? Ok, se decido di fare l'anello prendo quello sotto che è meno impegnativo, si sa mai!
In un'oretta siamo ai Monti di Carate dove troviamo, oltre all'immancabile chiesetta, anche una fontana. Dissetateci e fatto un giretto li intorno guardo la relazione per decidere dove proseguire visto che la meta non è indicata.
Passato il borgo si entra nel bosco; qualcuno ha definito monotona e noiosa questa salita, Kyra ed io invece l'abbiamo trovata molto bella e rilassante. Ecco che laggiù si vede il rifugio. Sono circa 2 ore e 20 che camminiamo. Il rifugio è aperto tutto l'anno ma ahimè non accetta animali. Fuori ci sono molti tavoli ma trovo un'asse di legno comodissima proprio sotto le mura e decido di stare li. Qui arriva anche una strada, ma è sterrata e non so se le macchine private ci possono passare.
Arrivano, distanziate uno dall'altro, tre furgoncini, sembrano operai che vengono a mangiare.
Poi arrivano due ragazzi con una splendida cucciolotta (ma quanto è affollato sto posto?)
Il ragazzo ha il giubbotto dei Ragni di Lecco e allora controllo con lui la mia cartina Svizzera: non è segnato il traverso che dai Monti di Urio porta ai Monti di Carate e inoltre c'è una forra da attraversare … e li al rifugio non trovo il cartello per proseguire. I ragazzi arrivano dal Bisbino e mi dicono che hanno trovato dei cartelli ma non li hanno letti. Bon, decido di andare a vedere.
Alterno tratti di strada sterrata con sentieri, tenendomi sempre sul versante del lago che tanto è da li che devo scendere. Le foglie la fanno ancora da padrone e le scivolate non si contano. L'ultima volta che sbuco sulla strada dopo un traverso poco segnato, mi fa trovare il Bisbino proprio li davanti. Le ragazze che ho incontrato prima mi hanno detto di aver letto il cartello con la mia meta ma … se l'avessi già superato? Uffa, non ho tanta voglia di tornare indietro …
proseguo. Mi trovo di fronte ad un altro rifugio, il Bugone; ci sono cartelli ma nessuno che indica la mia meta. Mi fermo un attimo al tavolo, ho sete … e li dietro l'angolo ci sono dei cartelli … siiiiii! Quelli che interessano a me! Sto anche pensando che posso sempre scendere a Carate Urio (130 minuti … ) e poi la macchina non sarà poi cosi tanto distante.
Proseguiamo. Splendida mulattiera, larga, bel fondo, tenuta bene. Sono contenta, oggi non ho voglia di ravanare. Con passo tranquillo, con Kyra che se la gode un mondo … ah, ho visto anche un … capriolo? a me sembrava più un camoscio cmq era un ungulato. Kyra non l'ha visto. La chiamo, vorrei cercare di prenderla prima che lo veda … ma a meno di un metro da me lo vede e schizza.
Ormai però lei è diventata brava, si fa una bella corsa e poi, senza lontanamente pensare di raggiungere l'animale, se ne torna tutta soddisfatta.
Arriviamo ai Monti di Urio e li la sorpresa di vedere un cartello bello, più bello che dall'altra parte, che indica i Monti di Carate. Mi rincuora quel cartello, sembra nuovo, vuol dire che il sentiero non puo' essere poi cosi male. Decido di prenderlo. Anche qui una splendida e larga mulattiera.
Poi il bivio. Il nuovo cartello mi dice di prendere il sentiero che scende: ma allora dove va sta strada? In ogni caso scendo. Ci sono i segni e ogni tanto anche qualche cartello. Il sentiero scende e si inoltra nel bosco. Diventa sempre più brutto. Niente di infattibile ma a volte si fa fatica a vedere dov'è. Per non parlare di quegli alberi caduti! A volte non li si può superare e occorre sdraiarsi per terra per passare. Ormai sono qui, che devo fare? In ogni caso il sentiero lo ritrovo sempre e allora continuo tutto sommato abbastanza tranquilla anche se so che oggi siamo le sole ad essere qui.
E poi mi vedo il cartello, che indica dalla parte da cui sono venuta: sentiero difficile …. ma allora, dove è quello facile? Vuoi vedere … che non c'è? E in effetti, poco più avanti, torvo un bivio: uno che va si ai Monti di Carate, l'altro che va alla frazione dove ho visto il primo cartello. Decido di non salire, anche se so che su c'è l'acqua, ne ho ancora un po' sia per me che per Kyra e dovrebbe bastare.
Piccola sosta al borgo e poi la discesa. Spacca alluci. Se in salita l'ho trovata ripida in discesa è ancora peggio. Per fortuna non è lunga.
Rientriamo alla macchina esattamente 6 ore dopo essere partite. Stanche. Oggi i muscoletti hanno lavorato molto. Siamo soddisfatte, ce lo meritiamo un pezzetto di grana, vero Kyra?

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 272
Quota arrivo: m 1.240
Dislivello: m 1.180 circa
Tempo totale: 6 h compresa di soste
Km percorsi: 14,7 circa

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