venerdì 29 luglio 2016

Capanna Sciora – m 2.118 – 29 Luglio 2016


E' un periodo difficile, tante cose, tanto stress … alla fine una crolla e io sono crollata.
All'ennesima telefonata/messaggio sull'organizzazione della gita del giorno dopo Giuliano mi chiama perentorio:
Domani parti alle 6, ti fermi a fare colazione al Moreschi, prendi il biglietto e sali in macchina. Arrivi alla capanna e li vedi se è aperto il Vial. Altrimenti c'è il Passo Cacciabella che ti porta a vedere la vallata dell'Albigna. E se non te la senti non c'è problema, anche solo la Sciora vale la gita. FIDATI.
Perentorio.
Come fare a disobbedire?
Vado a letto, il mio sonnifero naturale non funziona (altro fattore di stress perchè l'antenna non è nel mio appartamento e siccome non tocca a me farla aggiustare … ) mi tocca prendere il sonnifero chimico.
La mattina però mi sveglio giusta, meno male. Mi preparo con calma, preferisco svegliarmi prima che dover correre, e cosi alle 6 siamo in macchina … stavolta la pettorina Kya ce l'ha e ha quella rossa che nel caso è più adeguata se troviamo roccette.
Sosta al Moreschi. Quanto tempo è passato? Nella mia vita precedente era una sosta solita che facevamo.
Colazione. I ragazzi, anche se sono cambiati, sono sempre gentilissimi. Alla dogana non c'è nessuno.
“Guarda che non ti puoi sbagliare”. Ecco, non ditemi che non si puo' sbagliare perchè immancabilmente sbaglio. O meglio, non avevo sbagliato ma non mi sono fidata e non sono andata fino in fondo a quella strada. Dopo essermi incasinata ed essermi trovata in un altro paese trovo un signore gentile che parla italiano. Non puoi sbagliare, mi dice anche lui (Sigh!) è dietro la chiesa.
ok, con questa indicazione la dovrei trovare. Mi ritrovo sulla strada e stavolta proseguo e trovo il parcheggio con la colonnina per il biglietto. 10 CHF oppure 10 € Ho li i franchi da anni, per me è come non pagare. Purtroppo però vedo il cartello che mi indica chiuso il Vial …
Torniamo indietro un attimo. Sono anni che vorrei fare questo giro ma rimando sempre. Avevo sentito della frana ma pensavo che orami avessero sistemato tutto e invece non riesco a trovare relazioni. E' possibile? Un percorso cosi conosciuto e cosi spettacolare, ai piedi della storia dell'alpinismo, neanche una relazione recente.
A furia di dai e dai alla fine anche io, imbranata con internet, trovo sia sul sito della capanna (in tedesco) che nel sito del comune che il sentiero è ancora chiuso. Ma non ne sono sicura, magari non hanno aggiornato i siti anche se essendo svizzeri ho i miei dubbi.
Arrivata li alla colonnina invece capisco perchè non trovo relazioni: il sentiero è chiuso dal 2011. E' spiegato benissimo il perchè, la frana è stata tradotta in mq di roccia che potrebbero caderti addosso e se ancora non basta fanno il raffronto con l'ultima caduta. Insomma, se passi di li sei proprio uno stupido. Ovviamente la mentalità italiana la fa da padrone: non è che ci vanno lo stesso? Poi penso che se per caso ci succede qualcosa i soccorritori rischiano senza aver scelto per cui no, di li non ci vado.
Salgo in macchina. La strada è tenuta abbastanza bene (è sterrata) ma la mia macchina è bassa per cui la devo percorrere piano piano. Trovo parcheggio proprio alla fine, vicino alla rotaria e al bagno. Si, perchè gli svizzeri ti mettono anche il bagno (chimico) ai parcheggi.
Anche qui il cartello che il Vial è chiuso.
Bene, potrebbe essere che saliamo al passo anche se dubito visto che sarebbero 1.500 m di dislivello e non so se siamo pronte; oltretutto la parte finale, da quello che ho capito, è piuttosto impegnativa.
Nel dubbio metto gli scarponi. Come li calzo mi rendo conto che sono pantofole per me. Niente da fare, io in montagna o scarpe da ghiaccio o scarpe basse, le vie di mezzo mi massacrano i piedi.
Partiamo. C'è afa perchè nel giro di mezz'ora il sudore gocciola a terra e non abbiamo ancora iniziato a salire.
Nonostante lo spettacolo da favola, i pensieri negativi la fanno da padrona e la faranno per tutto il giorno. Saliamo da sole, iniziamo a incontrare gente che scende solo nella seconda parte, ormai fuori dal bosco.
Ricordavo che il mio passo è davvero svizzero e in effetti salgo in 2 ore e 40 (i cartelli dicevano 2 h e ¾)
Arrivata al rifugio scoppio a piangere. Kyra si mette li vicino a me e fa la guardia: che nessuno si avvicini alla mia mamma! Per fortuna avevo preventivato il fatto e prendo la medicina, poi mi sdraio e cerco di rilassarmi un po'. Kyra sempre li che mi fa la guardia. Poi si avvicina, mi si sdraia praticamente addosso e cosi dormiamo una mezz'oretta.
Pappa. Giochi con Kyra per riuscire a mangiare il mio panino e poi ancora rilassamento intervallato da qualche foto.
La medicina inizia a fare effetto ma ormai è tardi per camminare ancora due ore in salita. Andiamo un po' su a vedere dove è il passo perchè le persone che ho visto scendere avevano la picozza. Non sono sicura ma secondo me si trova ancora neve. In ogni caso non importa, noi li oggi non ci andiamo.
Intanto ho preso una decisione per cercare di placare il malessere dato dagli ultimi avvenimenti e iniziamo la discesa.
Quando arriviamo al bosco ormai io sono una goccia unica di sudore. Al bivio con la Capanna Sasc Furà decido di andare al fiume per un pediluvio e non appena Kyra capisce che li c'è un torrentello ci si fionda. Rimane poco nell'acqua però perchè è acqua di ghiacciaio ed è davvero gelida.
Tornato a casa la dogana:
Buon giorno signora, è vuoto il bagagliaio?
No, c'è il mio zaino.
Va bene, può andare.
Dogana italiana
Mi fermo a Prosto a prendere i biscotti che anche stavolta sono in sacchetto senza l'etichetta degli ingredienti. Kyra non puo' entrare ma pur di vendere non mi sgridano … però appena Kyra avvicina il naso ad un pacchetto posto alla sua altezza “SIGNORA MI TOCCA I SACCHETTI” … ussignur … sono nel cellophane e li annusa soltanto! Santa pazienza!!!
Arrivata a casa nessun passo avanti con il mio sonnifero naturale. E' dovuto uscire l'elettricista per confermare quello che io dico da ieri sera: è un problema dell'antenna. E cosi abbiamo perso un giorno, che è quello prima del we e l'ultimo di luglio. Ho un diavolo per capello.

La mattina dopo mi sono svegliata con il Badile, il Cengalo, le Sciore, la vegetazione, il suono dei ruscelli e il canto degli uccelli in testa.
Finalmente mi godo appieno la gita. Mi rendo conto di tanta bellezza che ho visto ieri e un sorriso si affaccia alla mia mente.
Montagna, grande medicina.

heliSLaLenta & Kyra

I dati secondo Gipsy:
Quota partenza: m 1.323
Quota arrivo massima: m 2.242
Dislivello: m 933 circa
Tempo totale: 7 h 28 m compresa di soste
Km percorsi: 9,1 circa

Nessun commento:

Posta un commento